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News e ultime…
No armi all’Ucraina, basta carneficine di innocenti!
Che Vladimir Putin sia un sanguinario autocrate che dovrebbe render conto al Tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità nessuno lo può negare. E’ lui che ha invaso l’Ucraina, dando inizio ad una carneficina che non si sa se e quando potrà finire. A tutt’oggi ha...
Terza guerra mondiale? Ma mi faccia il piacere…!
Il 19 giugno scorso, un canale social di Nova News pubblicava alcuni stralci del primo discorso del nuovo Capo di Stato maggiore dell’esercito del Regno Unito, Patrick Sanders. Questo signore, con la naturalezza di un burocrate che stia assumendo la dirigenza di un...
Giuseppe Conte tra la gente della Bra
Lunedì 30 maggio a Verona c’era l’ex premier, nonché leader del M5S, Giuseppe Conte. E’ venuto a
ufficializzare il suo sostegno a Damiano Tommasi nella corsa alla carica di primo cittadino e a presentare i
due candidati penta-stellati a consigliere comunale: Francesco Carcangiu e Giuseppe Rea. Il Presidente,
dopo aver incontrato Tommasi in separata sede, è sceso in Piazza Bra per intrattenersi con gli attivisti
accorsi a riceverlo sventolando bandiere della pace ed esibendo striscioni inneggianti il Movimento. Era
accompagnato dal Ministro dei rapporti col Parlamento Federico D’Incà e dalla deputata veronese
Francesca Businarolo. Nell’accavallarsi di selfy e strette di mano calorose, Conte è avanzato tra la folla
subendo il fascino della piazza, cuore di una città che lui definisce prestigiosa per la sua storia e la sua
cultura. Giunto nel luogo d’incontro con gli attivisti, li ha ascoltati con attenzione, ricevendone una
cartellina contenente il resoconto delle diverse iniziative svolte per rilanciare il Movimento e renderlo
sempre più compatto e coeso. Gli attivisti hanno voluto rassicurare il Presidente che il M5S di Verona si
riconosce nella sua leadership e non ha alcuna spaccatura al suo interno, come qualcuno vorrebbe far
credere. Hanno tuttavia lamentato la delusione di non aver potuto utilizzare il simbolo per questa tornata
elettorale, a causa del veto di Carlo Calenda, leader di Azione. L’ex premier ha elogiato l’impegno profuso
dal Movimento di Verona, ha sottolineato l’importanza di riferirsi allo Statuto, e specialmente all’art. 2, per
trovare le linee guida dell’azione politica. Ha affermato che il Movimento è coeso anche a livello nazionale e
non è vero, come sostengono alcuni, che al suo interno c’è una spaccatura tra contiani e anticontiani.
Persino Di Battista – ha aggiunto Conte – non è di fatto fuori dal Movimento: solo, non ha condiviso la
partecipazione al presente governo e ha temporaneamente ritirato la propria iscrizione, pur dichiarando la
propria stima, del resto ricambiata, per Giuseppe Conte. Quanto a Calenda, il Presidente ha voluto
precisare che il M5S non cerca lo scontro mediatico con i suoi avversari, ma si preoccupa solo di fare
politica al servizio dei cittadini e del bene comune. A questo punto il leader penta-stellato si rende conto
che il tempo stringe e che è giunto il momento del commiato. Conte ringrazia i presenti per la calorosa
accoglienza e li prega, tra il serio e il faceto, di lasciarlo andare, altrimenti il fascino di Piazza Bra gli può far
dimenticare di essere atteso da altre piazze degne di altrettanta considerazione. Poi, ancora qualche foto
con scolaresche di passaggio e il Presidente prosegue il suo tour nel Veneto in direzione Padova.
A proposito di armi
L’invio di armi all’Ucraina da parte di un’Italia servile alla politica dell’”alleato” americano ha scatenato i media contro chiunque osi dichiararsi contrario al provvedimento. Si sostiene infatti che è nostro dovere aiutare l’aggredita Ucraina contro l’aggressore...


