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Giuseppe Conte tra la gente della Bra

Giuseppe Conte tra la gente della Bra

Lunedì 30 maggio a Verona c’era l’ex premier, nonché leader del M5S, Giuseppe Conte. E’ venuto a
ufficializzare il suo sostegno a Damiano Tommasi nella corsa alla carica di primo cittadino e a presentare i
due candidati penta-stellati a consigliere comunale: Francesco Carcangiu e Giuseppe Rea. Il Presidente,
dopo aver incontrato Tommasi in separata sede, è sceso in Piazza Bra per intrattenersi con gli attivisti
accorsi a riceverlo sventolando bandiere della pace ed esibendo striscioni inneggianti il Movimento. Era
accompagnato dal Ministro dei rapporti col Parlamento Federico D’Incà e dalla deputata veronese
Francesca Businarolo. Nell’accavallarsi di selfy e strette di mano calorose, Conte è avanzato tra la folla
subendo il fascino della piazza, cuore di una città che lui definisce prestigiosa per la sua storia e la sua
cultura. Giunto nel luogo d’incontro con gli attivisti, li ha ascoltati con attenzione, ricevendone una
cartellina contenente il resoconto delle diverse iniziative svolte per rilanciare il Movimento e renderlo
sempre più compatto e coeso. Gli attivisti hanno voluto rassicurare il Presidente che il M5S di Verona si
riconosce nella sua leadership e non ha alcuna spaccatura al suo interno, come qualcuno vorrebbe far
credere. Hanno tuttavia lamentato la delusione di non aver potuto utilizzare il simbolo per questa tornata
elettorale, a causa del veto di Carlo Calenda, leader di Azione. L’ex premier ha elogiato l’impegno profuso
dal Movimento di Verona, ha sottolineato l’importanza di riferirsi allo Statuto, e specialmente all’art. 2, per
trovare le linee guida dell’azione politica. Ha affermato che il Movimento è coeso anche a livello nazionale e
non è vero, come sostengono alcuni, che al suo interno c’è una spaccatura tra contiani e anticontiani.
Persino Di Battista – ha aggiunto Conte – non è di fatto fuori dal Movimento: solo, non ha condiviso la
partecipazione al presente governo e ha temporaneamente ritirato la propria iscrizione, pur dichiarando la
propria stima, del resto ricambiata, per Giuseppe Conte. Quanto a Calenda, il Presidente ha voluto
precisare che il M5S non cerca lo scontro mediatico con i suoi avversari, ma si preoccupa solo di fare
politica al servizio dei cittadini e del bene comune. A questo punto il leader penta-stellato si rende conto
che il tempo stringe e che è giunto il momento del commiato. Conte ringrazia i presenti per la calorosa
accoglienza e li prega, tra il serio e il faceto, di lasciarlo andare, altrimenti il fascino di Piazza Bra gli può far
dimenticare di essere atteso da altre piazze degne di altrettanta considerazione. Poi, ancora qualche foto
con scolaresche di passaggio e il Presidente prosegue il suo tour nel Veneto in direzione Padova.

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